Era un’estate radiosa di quarant’anni fa, una di quelle belle estati della Sardegna di sempre. La Costa Smeralda muoveva i primi passi,
Cerasarda, intanto, metteva a punto le linee di produzione, e dai suoi forni elettrici iniziavano ad uscire piastrelle ed oggetti in ceramica che l’avrebbero poi fatta apprezzare dai costasmeraldini e dall’interno mercato nazionale. Il Principe Karim Aga Khan, per esprimere originalità a questa nuova creatura aveva convocato maestri d’arte, allievi dell’atelier ceramico di Picasso in Vallauris. Questi, ben interpretando le aspettative del principe, avevano saputo trasferire i segni grafici della Sardegna nei prodotti Cerasarda, segni ancora puri, quasi non contaminati da sovrapposizioni culturali estranee alle loro origini, inoltre avevano impreziosito i prodotti vestendoli di colori predominanti del Mediterraneo, realizzando oggetti che avrebbero per sempre ispirato la parte creativa di questa azienda, continuamente propositiva di novità provenienti dal suo contesto culturale, senza indulgere nell’imitazione delle mode. La Cerasarda è riuscita ad imporsi all’attenzione del mercato nazionale per la brillantezza dei colori, l’estrosità delle forme ed i richiami culturali sardo-mediterranei dei propri manufatti. Gli architetti e gli utilizzatori hanno largamente apprezzato tali caratteristiche ed hanno scelto prodotti Cerasarda per gli arredamenti delle ville e degli alberghi più prestigiosi. Oggi più che mai il desiderio dell’azienda è dare continuità al passato, introducendo forme più attuali dove le contaminazioni presentano ampi orizzonti progettuali, dando vita al nuovo brand “Atelier Cerasarda”.